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Etichetta americana (la Projekt), confezione digipack dalla grafica cupa degna dei bei tempi della Svezia isolazionista di Cold Meat Industry, band assolutamente italiana…
Alessia Cicala, la sacerdotessa che ci conduce in questo viaggio tra il sacro e il sacrilego i cui sentieri principali furono progettati da architetti del suono come Dead Can Dance e Arcana, è una vecchia conoscenza del
panorama goth italiano… La sua prima band furono gli Essences autori, nel 1997, di un album per l’Energeia di
Napoli (etichetta che tra le tante band lanciò gli Ataraxia), a cui seguì l’esperienza con i Chirleison (con i
quali licenziarono nel 2004 il cd “A Whisper” per The Fossil Dungeon che nello stesso anno si prese cura del
ritorno sulle scene dei Mephisto Walz)…
Massimiliano Picconi, l’unico compagno di Alessia in questa sua nuova avventura sonora, è al contrario al suo primissimo progetto, ma credo basterà suggerirvi il fatto che è il responsabile di uno splendido sito italiano dedicato ai Dead Can Dance per comprendere quale sia la sua attitudine musicale.
“Dies Irae” è pura sublimazione di tutte quelle sonorità tetre, arcaiche, psicologicamente gotiche, misteriose quanto affascinanti, che proprio nei primi lavori di Brendan Perry e Lisa Gerrard hanno i loro principali manifesti.
Un disco fascinosamente cupo, una grotta di suoni e pindarici volteggi vocali tra le cui stalattiti si nascondono volti di statue pagane scolpite da chissà quale antico popolo conoscitore della vita come della morte. La porta da cui accedere per partecipare a questa cerimonia di morbosa ed onirica desolazione vi è appena stata mostrata, a voi la sceltadi proseguire. Lasciate ogni speranza voi che entrate…
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