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REVIEW: ATRIUM ANIMAE - DIES IRAE
ROCKERILLA MAGAZINE
[JULY 2011] 2011 | JULY
RATING: 8/10
ROCKERILLA MAGAZINE (legendary Italian rock magazine, printed). Rockerilla is a rock magazine with a difference: it began in 1978 as a punk zine and developed into a Bible for all the alternative music lovers in Italy, its 80s covers being absolutely legendary, from early Cure and Joy Division to The Sisters of Mercy, Danzig and The Cramps. Today Rockerilla uniquely covers a huge spectrum of alternative music, books and contemporary art, and features about 60 pages of reviews! Open-minded, a-political and truly independent from the music industry, it has never forgotten tis undergound roots and still values integrity above all: one of a kind and a pleasure to work for. Metal in all its genres is featured under Heavy Sounds.
Atrium Animae: 'Dies Irae' - CD Review
by Mystery Flame
Un debutto di eccezionale bellezza da parte del duo Alessia Cicala (Chirleison, Essences) e Massimiliano Picconi, evocatori di straordinarie atmosfere reminiscenti dei primi Dead Can Dance dove l’impostazione neoclassica si tinge del dark più intenso ed etereo passando per ipnotizzanti cori ecclesiastici e struggenti passaggi orchestrali per archi e fiati.
Le 7 tracce dividono concettualmente l’album in due parti: la prima esplora la tragedia della condizione umana lacerata dal conflitto perenne tra sete di perfezione divina e caducità della carne, mentre la seconda introduce il concetto dell’apocalisse come conseguenza dell’impossibilità di riconciliazione tra uomo e dio.
La narrativa, con il suo progressivo incedere verso un’oscurità metafisica che, dalla malinconia più profonda e desolata, si tramuta inevitabilmente in drammaticità visionaria di sapore medioevale, è riflessa nei toni funerei della stumentazione e nella ricchezza dei cori polifonici.
L’espressività e coesione del lavoro è assolutamente perfetta: ogni nota riporta ai perenni, desolati orizzonti di uno spirito travagliato da tormento, rimorso e disperata tristezza; ogni bagliore sinfonico sprigiona l’onnipresente, anelante tensione verso il misticismo trascendentale.
L’Atrio dell’Anima si spalanca al mondo affinchè la sua cupola oscura si tramuti in cielo stellato.
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